Girovagando per i vari blog dei miei compagni di corso sono capitata in quello di Stefania.
Nel suo ultimo post "cosa fa il formatore, se deve creare un "gruppo"?" si sofferma sulle particolarità della figura del Formatore:
"La particolarità della figura del For è di saper saper “lanciare la palla”, lasciare che si sviluppi il gioco, e, successivamente, far riflettere su di sé e su ciò che è accaduto, raccogliendo ciò che viene detto, e rispondere poi , elaborando attraverso teorie fra le più varie, per restituirle come un ragionamento per loro assolutamente razionale ed intuitivo, che viene subito recepito, lasciando quindi ai partecipanti la possibilità di fare dei paralleli con possibili situazioni aziendali, per capire come “poter fare” in quei casi.
Non è un “come fare” inteso come istruzioni per l’uso, ma una riflessione guidata che porta le persone stesse a guardarsi ad a “dirsi” qual è il comportamento, l’alternativa migliore nelle situazioni in cui si troveranno, che magari prima non riuscivano a gestire in modo produttivo."
Questa figura professionale è veramente molto complessa, gestire queste relazioni e un'attività che si può attuare solo dopo molta esperienza , riflessività ,consapevolezza di sè stesso e gestione delle dinamiche emotive e relazionali.
Devo però ammettere che questa tipologia di formazione che ha lo scopo di modificare e/o risolvere particolarità e problematiche dell'azienda è il tipo di formazione che realmente crea valore.
Nel suo ultimo post "cosa fa il formatore, se deve creare un "gruppo"?" si sofferma sulle particolarità della figura del Formatore:
"La particolarità della figura del For è di saper saper “lanciare la palla”, lasciare che si sviluppi il gioco, e, successivamente, far riflettere su di sé e su ciò che è accaduto, raccogliendo ciò che viene detto, e rispondere poi , elaborando attraverso teorie fra le più varie, per restituirle come un ragionamento per loro assolutamente razionale ed intuitivo, che viene subito recepito, lasciando quindi ai partecipanti la possibilità di fare dei paralleli con possibili situazioni aziendali, per capire come “poter fare” in quei casi.
Non è un “come fare” inteso come istruzioni per l’uso, ma una riflessione guidata che porta le persone stesse a guardarsi ad a “dirsi” qual è il comportamento, l’alternativa migliore nelle situazioni in cui si troveranno, che magari prima non riuscivano a gestire in modo produttivo."
Questa figura professionale è veramente molto complessa, gestire queste relazioni e un'attività che si può attuare solo dopo molta esperienza , riflessività ,consapevolezza di sè stesso e gestione delle dinamiche emotive e relazionali.
Devo però ammettere che questa tipologia di formazione che ha lo scopo di modificare e/o risolvere particolarità e problematiche dell'azienda è il tipo di formazione che realmente crea valore.
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