sabato 6 dicembre 2008

Formatore come "docente"

Il Formatore d'aula:
Ovviamente esso non è un semplice docente, infatti non si limita a dare delle nozioni teoriche ma cerca anche un meta apprendimento dei soggetti.
Per intraprendere questo percorso professionale un fattore importante sarà la predisposizione della persona a relazionarsi.
Le basi di un formatore dovranno essere di tipo teorico ed esso dovrà avere una flessibilità tale da utilizzare i differenti approcci in base alle situazioni.
Oltre a ciò, ci sono delle strategie che il formatore, che vuole gestire al meglio un'aula, deve imparare:
Saper condurre un'aula: dove vi è una prima fase di "riscaldamento" degli intaressi e delle attenzioni dei presenti, tale da incoraggiare i partecipanti a provare ad entrare nel merito del tema.
Da parte del formatore ci deve essere uno sguardo a 360°, un'ascolto attivo e un buon ritmo.
Per spiegare in breve cosa vuol dire avere "un buon ritmo" utilizzere questa citazione di J.Townsend - La persona media può pensare fino a 800 parole al minuto, ma il formatore medio può solo parlare con 120 parole al minuto. Dovrà dare ai partecipanti qualcosa di interessante da fare con le rimanenti 630 parole -
Altro punto indispensabile, che il formatore dovrà padroneggiare per entrare in aula è il metodo della discussione, essa deve essere posta sul rispetto delle varie opinioni e valorizzando i vari interventi, l'attenzione inoltre vede essere rivolta a tutti e lo sguardo deve essere vigile.
Alcuni suggerimenti per condurre una discussione di qualità e avente lo scopo di "appredimento collaborativo" sono: saper porre domande, saper usare modalità di incoraggiamento verbali e non verbale, saper riinviare le domande o deviarle, facilitare la discurrione del gruppo , saper utilizzare tecniche di coinvolgimento ed adeguare il proprio ritmo.

2 commenti:

nsaleh ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
nsaleh ha detto...

Un esempio reale tratto dal mondo del lavoro potrebbe essere il seguente:
Prendiamo il caso di una agenzia di assicurazioni. E' un po' come una piccola banca, con la differenza che il titolare, l'agente, non è un dipendente della compagnia assicurativa ma è un imprenditore autonomo, ed è lui che assume eventuali impiegati o collaboratori.
A questi, egli deve somministrare formazione per i seguenti motivi:
1 - continuo aggiornamento tecnico professionale legato a nuovi prodotti o alle nuove normative di legge.
2 - necessità di rendere i propri collaboratori efficaci dal punto di vista commerciale acquisendo tecniche di negoziazione con la clientela.
Entrambe le competenze descritte non si acquisiscono passivamente. E' necessario che l'agente sia in condizione di "formare" i propri collaboratori attraverso veri e propri corsi che egli dovrà progettare e successivamente erogare.